ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE
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Published By Franco Angeli

2038-6745, 1827-2479

2021 ◽  
pp. 95-116
Author(s):  
Maria Luisa Maitino ◽  
Letizia Ravagli ◽  
Nicola Sciclone

Il sistema italiano di imposte e benefici è da sempre oggetto di riforme. Attualmente, sono in discussione interventi di modifica dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle politiche di sostegno alle famiglie con figli. Durante la pandemia è tornato, inoltre, in auge il dibattito sull'introduzione di un'imposta patrimoniale, anche come mezzo per finanziare gli interventi a sostegno delle famiglie colpite dagli effetti economici del Covid-19. In questo lavoro è analizzato, attraverso un modello di microsimulazione fiscale, l'impatto di gettito e distributivo delle principali proposte di riforma in discussione. I risultati mostrano che una riforma dell'Irpef, aderente agli obiettivi che si è posto il legislatore, ridurrebbe l'imposizione sulle classi di reddito medio ma al contempo la capacità redistributiva dell'imposta. L'assegno unico e universale per i figli potrebbe avere effetti distributivi positivi mentre una patrimoniale avrebbe un valore simbolico di contrasto alle disuguaglianze.


2021 ◽  
pp. 58-81
Author(s):  
Daniele Canè

La discriminazione qualitativa consiste nel trattamento differenziato di redditi, il cui possesso manifesta diversa capacità contributiva in ragione della fonte patrimoniale. Concorre dunque ad assicurare, più che derogare, all'uguaglianza tributaria. Poiché l'apprezzamento delle situazioni che esprimono capacità contributiva spetta al legislatore, nel limite della ragionevolezza della differenziazione e della coerenza della relativa disciplina, i vincoli più stringenti alla discriminazione qualitativa non sono di ordine costituzionale, bensì dipendono dalla struttura dell'imposta sul reddito. Le possibilità di discriminazione qualitativa tra redditi di lavoro sono dunque limitate nell'Irpef.


2021 ◽  
pp. 82-94
Author(s):  
Luigi Iacobellis
Keyword(s):  

In uno scenario mondiale aggravato dalla situazione pandemica e caratterizzato dall'acuirsi delle disuguaglianze, il tema delle differenze di genere assume un ruolo di assoluta centralità. Analizzati i principali elementi del gender gap e del differenziale retributivo di genere, anche in ragione dei più recenti studi ed analisi statistiche, nel contributo si è inteso indagare in diritto la possibilità di introdurre una tassazione di vantaggio per le donne, nel rispetto dei limiti imposti dal diritto unionale, dai fondamenti del sistema tributario italiano e dal principio di uguaglianza tributaria sancito dalla nostra Carta costituzionale. De jure condendo vengono valutate le possibili strategie, funzionali anche al quadro post-pandemico, che l'ordinamento tributario potrà adottare per il raggiungimento di una equità fiscale di genere, illustrando potenzialità e criticità della leva impositiva per ridurre e contrastare il gender gap attraverso una rimodulazione del sistema di tassazione dei redditi delle donne.


2021 ◽  
pp. 46-57
Author(s):  
Antonio Marinello

L'assetto attuale della tassazione dei redditi finanziari presenta consistenti profili di criticità, tra i quali assume un rilievo centrale la connotazione in senso proporzionale dell'imposizione sostitutiva prevista per tali proventi. Si tratta di una preferenza sistematica consolidata, che i più recenti interventi normativi in materia hanno ulteriormente esteso. Obiettivo del presente lavoro è verificare la tenuta sistematica di tale scelta, considerando se in una prospettiva di riforma vi sia spazio per una rivalutazione della progressività, da attuare con meccanismi impositivi tecnicamente adeguati al comparto reddituale in oggetto. Un ulteriore profilo di indagine concerne il principio di imposizione al lordo dei redditi di capitale: tale scelta è stata talvolta giustificata proprio in relazione al fatto che la maggior parte di essi sono tassati con forme di imposizione cedolare. Questa giustificazione, però, teoricamente prospettabile se la misura dell'imposizione sostituiva dei redditi di capitale fosse più bassa rispetto alle aliquote Irpef, attualmente non regge più ad una verifica empirica.


2021 ◽  
pp. 122-144
Author(s):  
Marcel Thiel

La necessità urgente di dare nuovo impulso alle organizzazioni sindacali può ricevere impulso e nuovo orientamento dai progressi della Scienza e appare chiaro che tra queste la psicologia potrebbe essere di grande utilità, in quanto orientata ad analizzare le esperienze e i comportamenti dei soggetti. Se da un lato, tuttavia, è vero che attraverso la psicologia tradizionale e i metodi quantitativi più noti si ottengono di fatto informazioni limitate, dall'altro però questo articolo mira a rendere conto delle metodologie della Psicologia Critica (Kritische Psychologie) come un'alternativa utile e per esplorare le ragioni per cui i lavoratori e le lavoratrici tendono oggi a (non) organizzarsi e a (non) impegnarsi nel sindacato. Per evidenziare la particolarità di una ricerca critico-psicologica in ambito sindacale, essa viene confrontata con la ricerca puramente quantitativa-psicologica e sociologica tradizionale nello stesso ambito. In questo scenario, il presente articolo presenta alcuni concetti centrali, implicazioni metodologiche e alcuni studi tematicamente rilevanti nel campo della Psicologia Critica. Il tentativo è quello di mostrare che questo nuovo approccio può essere adatto alle aspirazioni delle organizzazioni sindacali di contribuire all'emancipazione sociale delle classi lavoratrici.


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